Nato a Campo Ligure nel 1936, figlio d’arte, subisce il fascino dell’attività del nonno artigiano nella cui antica bottega, fin da bambino, è solito trascorrere intere giornate per conoscere gli antichi strumenti e quelle tecniche a metà tra arte e mestiere.
La sua passione per il legno nasce spontaneamente e cresce tra le mura di questo laboratorio, dove la sua acquisita manualità nel creare diventa arte.
Tra le iniziative intraprese, nel 1995 ha formato con un gruppo di artisti il gruppo “Arte Viva” di cui è tutt’ora direttore artistico.
Ha un forte legame con la Grecia, particolarmente Rodi dove, andato come turista vi è rimasto a vivere e a scolpire per molti anni. L’influenza ellenica di trova in molte sue opere. Tutte le opere realizzate in Grecia sono state riportate in Italia.
Il mio legame con la Grecia è vecchio di diversi anni. Sono andato a Rodi come turista, poi, con gli anni, ho deciso di trasferirmi lì. In Italia mi occupavo di commercio, poi ho deciso di dividere la mia vita in due parti: al mattino lavoro e al pomeriggio scultura. Ora penso solo a scolpire, rigorosamente a mano, la materia che ho sempre amato: il legno.
Ogni struttura ricavata da un albero, da un tronco o da un ceppo, è realizzata con fantasia e originalità. Le consuete forme classiche diventano opere colme di forza e armonia.
Gianfranco Timossi ha partecipato a numerose esposizioni sia individuali che collettive, ottenendo grande successo di critica e pubblico. Innamorato della sua passione scolpisce ogni giorno. Lo si può vedere all’opera tanto al Giardino di Tugnin (primavera, estate, autunno) che nel suo laboratorio in Via A. S. Rossi (d’inverno).
Attualmente sta lavorando a un progetto ambizioso e impegnativo riguardante un episodio tragico del recente passato italiano.
